30 agosto 2005

Bestia "nera" Linkspartei

I sondaggi sul risultato che la Linkspartei di Gysi e Lafontaine potrebbe ottenere registrano una certa fluttuazione: se in un primo momento questo nuovo soggetto politico sembrava poter ottenere un risultato molto elevato (oltre il 12%), ora i sondaggisti e gli opinionisti politici sono più cauti e prevodono un risultato attorno all’8%, quindi più modesto ma sempre rilevante per il panorama partitico tedesco. Ad ogni modo, a meno di clamorose inversioni di tendenza, la Linkspartei potrebbe fungere da ago della bilancia per la formazione del prossimo esecutivo e costringere la CDU/CSU e la SPD a formare una Grosse Koalition.

Un osservatore esterno non può che meravigliarsi della ferocia con cui i partiti tradizionali, in primo luogo SPD e CDU/CSU, stanno conducendo il confronto politico con quello che considerano un avversario comune. Oskar Lafontaine, per esempio, è oggetto di una insistente campagna denigratoria, che ora lo definisce come una “persona poco seria che teme la responsabilità come il diavolo l’acqua santa” (Schröder), ora come “il macellaio degli interessi dei cittadini dell’est” (Stoiber). Gysi, invece, viene dipinto come un abile oratore, che ben potrebbe svolgere un ruolo da protagonista in un film ambientato nel Senato dell’Antica Roma ma che con la realtà del mondo moderno ha ben poco a che fare. La critica tuttavia non viene mossa soltanto nei confronti degli esponenti del partito: il programma della Linkspartei, infatti, viene bollato come populistico, visionario e irrealizzabile sotto ogni punto di vista.

Questo comportamento viene supportato e condiviso anche dai media tedeschi. La trasmissione politica “Report aus Mainz” del 29 agosto, per esempio, ha offerto ai propri spettatori l’immagine di un partito influenzato da esponenti legati al passato della ex DDR ed in particolare della Stasi, i servizi segreti della Germania dell’Est, e le cui basi finanziarie poggerebbero su fondi di dubbia e losca provenienza.

Senza voler discutere la fondatezza delle critiche espresse (che sarebbero senza dubbio molto più utili se riguardassero le motivazioni e le ragioni che muovono le persone a rivolgersi alla formazione che si colloca a sinistra della SPD), il modo ed il tono con cui il mondo politico e la società tedesca si confronta con la Linkspartei potrebbe, forse, anche derivare da un tradizionale sospetto che i tedeschi nutrono nei confronti di ciò che è nuovo, diverso e che non rientra nelle categorie tradizionali e consolidate.

1 Comments:

Anonymous Anonimo commenta...

Felice di vederli..
molto bene, e vedete quanto duro trovare i buoni luoghi, non come
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Arrivederci!

martedì, 27 febbraio, 2007  

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