13 febbraio 2006

Germania, in una vignetta anti-Iran calciatori con le cinture esplosive

"Ecco perché ai Mondiali di calcio l'esercito
deve entrare assolutamente in azione"

Una vignetta satirica che raffigura quattro calciatori iraniani, schierati in campo, con le magliette coperte da grandi cinture esplosive da kamikaze e, al loro fianco, quattro soldati tedeschi con elmetto e fucile a spalla. Il commento: "Ecco perché ai Mondiali di calcio l'esercito deve entrare assolutamente in azione". La vignetta in questione è stata pubblicata dal quotidiano tedesco Der Tassespiegel e, nel pieno delle proteste e delle sollevazioni nel mondo islamico contro le caricature di Maometto apparse sulla stampa europea, è destinata a suscitare nuove polemiche e scambi d'accuse con il regime di Teheran, nel mirino della comunità internazionale per i suoi presunti piani di riarmo nucleare e accusato dagli Usa di essere uno dei principali promotori del terrorismo internazionale.

La vignetta è stata pubblicata durante il fine settimana nelle pagine dei commenti del quotidiano berlinese, per illustrare un approfondimento sul dibattito, in corso in Germania, sull'opportunità di affiancare le forze armate alla polizia, a garanzia della sicurezza e per sventare eventuali piani terroristici in occasione dei Mondiali, in programma dal 9 giugno al 9 luglio prossimi. Ma la decisione di pubblicarla rischia di inasprire ulteriormente i rapporti fra Berlino e Teheran, già tesi dopo i contrasti dei giorni scorsi, con paragoni sul nazismo da entrambe le parti.

La Costituzione tedesca - per via del passato nazista e militarista del paese - vieta l'impiego delle forze armate con compiti di polizia sul piano interno. Favorevole al coinvolgimento dei militari ai Mondiali - con un relativo emendamento della Costituzione - è il ministro dell'Interno Wolfgang Schaeuble, mentre contrario è il suo collega della Difesa Franz-Josef Jung. Quest'ultimo tuttavia ha annunciato nei giorni scorsi che per i Mondiali saranno mobilitati duemila soldati della Bundeswehr, l'esercito tedesco: non, però, con compiti di polizia ma come supporto ai servizi sanitari e con funzione di prevenzione da possibili attacchi cosiddetti Nbc (nucleare, batteriologico, chimico).

L'atmosfera nei rapporti tra Germania e Iran si è fatta pesante dopo le parole pronunciate dal cancelliere Angela Merkel durante la recente Conferenza sulla sicurezza di Monaco di Baviera. Riferendosi alle dichiarazioni del presidente iraniano Ahmadinejad, che a più riprese ha negato l'Olocausto auspicando la scomparsa di Israele dalla carta geografica, la Merkel ha fatto un paragone con l'avvento in Germania del nazismo: allora, ha sottolineato la Merkel, molti avevano sottovalutato Hitler, e per questo oggi Amhadinejad va fermato in tempo. La risposta di Teheran non si era fatta attendere, con un portavoce ufficiale iraniano che a distanza di pochi giorni aveva paragonato la stessa Merkel a Hitler.

La questione ha provocato ripercussioni politiche interne anche in Germania, con la Spd - alleata della Cdu nel governo di Grosse Koalition - che ha preso le distanze dalle affermazioni della Merkel: "Le opzioni militari devono essere comunque escluse" ha detto il presidente della Spd oggi in una intervista pubblicata sul Frankfurter Allgemeine Sonntagszeitung.

Vero è, tuttavia, che la presenza dell'Iran ai Mondiali qualche apprensione la sta creando. Qualche giorno fa il ministro dell'Interno bavarese, l'ultraconservatore Guenther Beckstein, ha proposto controlli rafforzati sui tifosi islamici e in particolare su quelli iraniani che arriveranno in Germania in estate. A suo avviso infatti, è necessario appurare che non si tratti di "fanatici estremisti". La Merkel comunque si è detta più volte contraria alle proposte di escludere l'Iran dai Mondiali per via delle dichiarazioni antisemite del presidente Ammadinejad.

Fonte: La Repubblica, Der Tagesspiegel